La famiglia come comunità educante

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  • Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, 2010.
  1. Nell’orizzonte della comunità cristiana, la famiglia resta la prima e indispensabile comunità educante. Per i genitori, l’educazione è un dovere essenziale, perché connesso alla trasmissione della vita; originale e primario rispetto al compito educativo di altri soggetti; insostituibile e inalienabile, nel senso che non può essere delegato né surrogato. Educare in famiglia è oggi un’arte davvero difficile. Molti genitori soffrono, infatti, un senso di solitudine, di inadeguatezza e, addirittura, d’impotenza. Si tratta di un isolamento anzitutto sociale, perché la società privilegia gli individui e non considera la famiglia come sua cellula fondamentale. Padri e madri faticano a proporre con passione ragioni profonde per vivere e, soprattutto, a dire dei “no” con l’autorevolezza necessaria. Il legame con i figli rischia di oscillare tra la scarsa cura e atteggiamenti possessivi che tendono a soffocarne la creatività e a perpetuarne la dipendenza.
  2. Ogni famiglia è soggetto di educazione e di testimonianza umana e cristiana e come tale va valorizzata, all’interno della capacità di generare alla fede propria della Chiesa. A essa sacerdoti, catechisti e animatori devono riferirsi, per una stretta collaborazione e in spirito di servizio.

 

  1. Consideriamo urgente puntare nel corso del decennio su alcune priorità, al fine di dare impulso e forza al compito educativo delle nostre comunità. – La cura della formazione permanente degli adulti e delle famiglie. Questa scelta qualificante, già presente negli orientamenti pastorali dei decenni passati, merita ulteriore sviluppo, accoglienza e diffusione nelle parrocchie e nelle altre realtà ecclesiali. Un’attenzione particolare andrà riservata alla prima fase dell’età adulta, quando si assumono nuove responsabilità nel campo del lavoro, della famiglia e della società.

 

  • Conferenza Episcopale Italiana, La scuola cattolica risorsa educativa della chiesa locale per la società. Nota pastorale, 2014.

10. In una stagione come la nostra, caratterizzata dall’incertezza sui valori e da una crisi culturale e spirituale altrettanto seria, se non ancora di più, di quella economica, la scuola cattolica vuole essere, insieme con la famiglia e le comunità cristiane, un luogo credibile, nel quale i cristiani sappiano costruire relazioni di vicinanza e sostegno alle giovani generazioni, rispondendo alla loro domanda di significato e di rapporti umani autentici. Un altro terreno di sfida per le scuole cattoliche è quello della relazione con le famiglie. Una grande parte di esse è in crisi, e ha bisogno di accoglienza, di solidarietà, di coinvolgimento, persino di formazione.  Docenti, genitori e capi d’istituto formano, insieme agli alunni, una grande comunità educativa che è chiamata a cooperare con le istituzioni della Chiesa. La formazione continua deve concentrarsi nella promozione di una comunità giusta e solidale, sensibile nei confronti dei bisogni delle persone, capace di creare dei meccanismi di solidarietà con i ragazzi e le famiglie più povere.